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La nascita del giallo “Rifiuti pericolosi”

L’idea di scrivere un libro è sempre stata un piccolo cruccio, nonostante con l’italiano nella scuola dell’obbligo non andassi troppo d’accordo.

Poi si cresce, si cambia e con noi cambiano le passioni e le attitudini.

Durante il triste periodo del lockdown, quando il mondo si dovette fermare a causa della pandemia da Covid-19. Le poche attività fruibili erano quelle che ebbero la possibilità di trasferirsi nel mondo web, ovvero online.

E così, appassionato di lettura soprattutto del genere cosiddetto crime, ho iniziato a frequentare diversi corsi di scrittura creativa.

Complice l’esercizio di elaborare l’incipit di una storia, sono bastate alcune pagine e le domande si fecero molteplici: e se provassi a continuare? Se potesse svilupparsi un giallo? Se fosse una storia ambientata tra Milano e Pavia?

Altri corsi di approfondimento, lettura di manuali e di libri rappresentativi del genere e pian piano, l’idea di una storia si è delineata nella testa. La scaletta ha preso forma e l’incastro delle scene ha generato l’intera vicenda raccontata in “Rifiuti pericolosi”.

Dai racconti brevi al primo romanzo

Gli obiettivi sono stati chiari subito: rispettare le “regole” del genere giallo, inserire il mio lavoro, il mio carattere e i posti dove sono cresciuto.

Rifiuti Pericolosi ha inizio in un Piazza Ducale a Vigevano, dove la protagonista Diana Carbone, sovrintendente capo del commissariato di Abbiategrasso. La poliziotta mentre fa colazione, riceve una telefonata dal superiore che l’avvisa di un cadavere appena ritrovato sulle sponde del Naviglio Grande.

Parte così l’indagine della polizia coordinata dall’ispettore Luciano Bosetti, supportato dal punto di vista operativo proprio da Diana Carbone. Laureata in Scienze Ambientali, con specializzazione  nel settore dei rifiuti; amante della musica dei Queen, dei Nomadi e delle birre artigianali (ma quanto mi assomiglia …).

La necessità di risolvere la motivazione di quella morte, porta i personaggi a muoversi tra la provincia di Milano e quella di Pavia.

Si passa così da Cassinetta di Lugagnano alle sponde del Naviglio Grande a Robecco sul Naviglio fino alle vie cittadine di Albairate. Dal centro di Abbiategrasso alla cornice storica di Morimondo. Vari passaggi a Vigevano e all’interno del Parco del Ticino, fino alle zone industriali di Parona Lomellina.

“Rifiuti pericolosi” è un viaggio nella pianura padana. I sentimenti fanno parte integrante a una vicenda in cui i rifiuti sono uno dei personaggi principali. Il genere giallo viene rappresentato secondo le sue importanti regole di scrittura.